La  confezione  regalo

 

 

In questo appuntamento vorrei riprendere un aspetto importante che riguarda il cambiamento necessario alla nostra attività e, con l’occasione, ci tenevo anche a dare ragione del perché mi sono lasciato convincere a scrivere un nuovo libro. Questa volta ho affrontato l’idea del cambiamento della farmacia partendo dal presupposto indispensabile che, innanzitutto, è il farmacista a dover cambiare. Pertanto se l’argomento ti incuriosisce, spero potrai leggermi a fine anno.

Hai presente quando sei emozionato perché ti consegnano un regalo elegantemente confezionato e ben infiocchettato? Il pack è importante e attraente ma in realtà non vedi l’ora di aprirlo per godere del contenuto, vero? Anzi, quanto più è ben confezionato, tanto più hai aspettative sul valore di ciò che ti è stato promesso e che speri ci sarà all’interno.

Ecco, adesso immagina tre attori: un cliente che aspetta, apprezza e desidera assaporare l’emozione di ricevere la sorpresa; il pacchetto che rappresenta invece la farmacia, elegante e luccicante; e infine il contenuto che sei tu, il protagonista che non può permettersi di essere vecchio, usato e già visto.

Mi è sembrato piuttosto esemplificativo illustrarti la nostra situazione col paragone del regalo, per dirti che se esso sarà costituito da sola temporanea apparenza, il cliente finirà per rimanere deluso e cercherà soddisfazione altrove.

Allora, con questa idea, proviamo a pensare alla nostra farmacia e a come reagiamo ai cambiamenti che “improvvisamente (?)” hanno toccato il mondo del nostro lavoro.

Ho già più volte affermato come non serva a nulla farsi coinvolgere dalla necessità di cambiare pensando semplicemente a rinnovare gli arredi o a cambiare i servizi proposti se, in realtà, prima non sei cambiato tu assieme alla tua squadra.

Meccanizzazione, arredi, esposizione merceologica, nuovi prodotti, vetrine tecnologiche, comunicazione led, ecc… sono solo gli strumenti, non sono altro che l’involucro che determina una nuova farmacia. Ma il vero regalo che puoi davvero offrire al cliente sei tu, rinnovato e diversamente propositivo, capace di originare piuttosto una farmacia nuova.

…Stesse parole che però, se invertite, generano concetti completamente differenti.

Pertanto, se vuoi produrre vera innovazione, devi cambiare intimamente.

Non ti devi spaventare da questa affermazione perché è un processo naturale, che si chiama evoluzione. Da sempre l’uomo cerca di evolvere, di raggiungere soluzioni che gli migliorino la vita e che gli semplifichino i processi. Siamo tutti spinti dalla curiosità e dal desiderio di benessere.

Oggi, in effetti, stiamo certamente meglio rispetto ad un tempo e questo cambiamento è avvenuto in momenti a volte più rapidi e a volte più lenti; molti di noi ci si sono adeguati, accettandoli e subendoli, altri ne sono stati primi sperimentatori o addirittura precursori.

Per un imprenditore impegnato nel suo lavoro è molto importante saper cogliere i segnali anticipatori di uno scalino evolutivo, perché egli deve essere in grado di compiere i piccoli passi che gradualmente lo porteranno dall’attuale posizione a quella successiva, in modo da evitare di ritrovarsi all’improvviso ormai superato.

La farmacia di oggi non è divenuta tale nell’arco di pochi giorni, sono state le costanti gocce di novità che hanno continuamente contribuito a renderla tale rispetto al passato e che continueranno a modificarla nel futuro.

Chi da tempo aveva previsto certi attuali scenari non possedeva doti particolari da indovino premonitore, semplicemente osservava, ascoltava e probabilmente cercava di capire e accettare le possibili nuove situazioni. Le faceva sue, in maniera convinta, per risultare sempre propositivo.

Insomma non era certamente un mago, era semplicemente attento.

FarmaciaVincente (come del resto anche altri) è da ormai due anni che dialoga con i farmacisti, talvolta con messaggi di avvertimento, altre volte proponendo indicazioni, in altri casi offrendo opportunità. Però non è possibile leggere un singolo post, magari in un momento che coincide con un particolare scalino del cambiamento, pretendendo di ricevere da quelle poche righe i suggerimenti risolutivi e uguali per tutti. Occorre entusiasmarsi all’evoluzione della farmacia e partecipare attivando tutte le antenne ricettive che ti possono appassionare per trasformare il tuo vecchio modo di lavorare in una nuova impresa. Se ti limiti semplicemente a leggere qualche articolo ogni tanto, sperando nel miracolo, non otterrai nulla.

Il problema vero è che, se si parla di necessità del cambiamento in senso generale siamo tutti d’accordo, ma quando questo messaggio inizia a toccare le nostre abitudini e le nostre sicurezze, allora iniziamo a irrigidirci. L’ignoto ci fa paura e mina il nostro benessere.

Mi capita spesso, durante i corsi, di ammonire qualcuno dicendogli che deve assolutamente cambiare, e lo vedo che si sente soffocare perché aggredito da quello che vuol essere semplicemente un suggerimento. Così se il mio è solo un invito, che però lo coinvolge nella persona prima ancora che nelle azioni che deve compiere, la sua è una normalissima reazione, perché con la mia raccomandazione ho invaso il suo modo di essere, le sue abitudini, le sue certezze.

E’ proprio questo che vorrei provare a spiegarti con il mio libro. Con esso desidero sviluppare un percorso per condurti nella consapevolezza di una necessità, per farti scoprire un nuovo modo di partecipare alla tua attività e per motivarti ad agire autonomamente per cambiare. Desidero mettere in luce l’esigenza di modificare alcuni atteggiamenti, per farti desiderare il vero cambiamento e per arrivare a comprendere che tipo di farmacia vorrai essere.

Credo sia importante capire che non servono grandi rivoluzioni nel modo di lavorare, magari da compiere ogni tanto a distanza di molti anni, ma sono invece più proficui  piccoli ma costanti passi coi quali puoi allenarti di volta in volta a essere diverso, puoi accettare la tua nuova situazione, puoi misurare ciò che fai e puoi riuscire infine a comprendere che probabilmente domani dovrai continuare a camminare perché il cambiamento non si ferma.

Serve passione per far si che l’entusiasmo che ti deve accompagnare nella nuova avventura divenga qualcosa di virale anche nei confronti dei tuoi collaboratori, perché è importante imparare a coinvolgerli, ma è altresì un sistema contagioso nei confronti delle preferenze del tuo cliente.

La gioia di affrontare le nuove sfide richieste dal mondo che cambia attorno a te ti permette finalmente di osare per scoprire i tuoi nuovi limiti senza necessariamente omologarti.

I piccoli ma costanti passi del rinnovamento interiore ti consentono di possedere importanti visioni che potrai poi cercare di raggiungere iniziando a soddisfare di volta in volta i singoli obiettivi che concorreranno tutti assieme alla tua crescita.

Il vero cambiamento consiste allora nel vivere e nel far vivere a chi ti sta attorno nuove emozioni, scoprirai così il piacere di sperimentare, troverai nuove abitudini quotidiane e imparerai a modificare costantemente il tuo modo di lavorare ascoltando le nuove esigenze.

Se allora avremo modo di incontrarci in occasione di qualche corso, probabilmente non sarai più emozionato negativamente dal mio invito al cambiamento, perché in realtà sarai tu stesso propositivo e desideroso di scoprire nuove condizioni per essere diverso, più moderno e maggiormente competitivo.

di Paolo Piovesan
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