Il corner oncologico: nuovi spazi per nuovi servizi

Non basta una scaffalatura piena di prodotti o un corso base in e-learning per creare un corner oncologico e promuovere nuovi servizi in farmacia.

Il paziente e i suoi familiari hanno bisogno di privacy per potersi raccontare, una zona consulenza dove ci sia la possibilità di sedersi vicini su poltroncine comode senza ostacoli fisici ed emotivi. Una prossimità fisica che faciliti anche quella emotiva per compilare al meglio la scheda di anamnesi e pianificare percorsi personalizzati.

L’ambiente deve essere perfettamente arieggiato facendo attenzione alla pulizia dei filtri dei condizionatore, con la possibilità di modulare la temperatura,  neutro nei profumi perché vengono percepiti in maniera alterata dal paziente. Accogliente e rilassante nei colori e negli arredi con luci calde e una musica rilassante in sottofondo senza avere interferenze, se possibile nel silenzio e nella massima privacy.

Lo spazio dedicato alla consulenza e la cabina estetica nella quale promuovere trattamenti di estetica oncologica è strutturato per garantire igiene, benessere e sicurezza sia al paziente in terapia che all’operatore.  Necessari: lettino ad uno o due snodi, regolabile in altezza o dotato di scaletta per rendere accessibile l’utilizzo con cuscini di diverse dimensioni per sollevare arti colpiti da linfedema e donare comfort immediato, sedie o poltroncina utilizzabile in alternativa al lettino, qualora non fosse possibile al paziente coricarsi.

Porta parrucca da tavolo, calottina o turbante in bamboo per non far percepire freddo allo scalpo durante i trattamenti. Una zona ristoro con acqua e caramelle o tisana allo zenzero rimedio naturale per contrastare la nausea. Un ambiente curato e ordinato con accessori monouso e con autoclave per garantire la sterilizzazione dei materiali. Strumenti di diagnostica per misurare il danno cutaneo legato alle terapie, analizzare lo stato della cute e dei capelli prima-durante e dopo le terapie fornendo informazioni e accessori per gestire l’alopecia, test e consulenze genetiche per familiari per valutare il rischio collegato all’insorgenza di patologie neoplastiche.

In ambito ambulatoriale promuovere collaborazione e servizi  multidisciplinari offrendo con il fisioterapista per la prevenzione del linfedema, l’infermiera per la gestione di device (picc, stomie, somministrazione di terapia), il nutrizionista specializzato nel supporto alimentare in prevenzione, supporto e come strategia anti-recidivante,  il dermopigmentista per tatuaggi ricostruttivi del complesso areola-capezzolo, sopracciglia e capelli (tricopigmentazione), il ginecologo per attività di prevenzione, supporto e gestione delle problematiche legate alla menopausa fisiologica e farmacologica, l’omeopata e il naturopata per il supporto durante le terapie nella gestione degli effetti collaterali secondari insieme anche l’agopuntore in particolare per la gestione di nausee, dolore e vampate.

Ormai è scientificamente provato che l’attività fisica migliora lo stato di salute psico-fisica e che un’attività fisica regolare riduca la stanchezza cronica collegata alla chemioterapia portando  a pensare ad uno spazio multifunzionale con sala palestra dove poter organizzare: incontri di Yoga, pilates, riequilibrio posturale post interventi chirurgici  possono completare il quadro di servizi.

La farmacia svolge un’importante ruolo educativo territoriale, può diventare promotrice di lezioni alla cittadinanza, campagne di prevenzione (es: stop al fumo, mangia sano, autopalpazione day) e incontri di gruppo tra pazienti e care-giver. Uno spazio opportunamente progettato può diventare luogo di cura e facilitare l’erogazione di nuovi servizi.

L’impegno del CPN Cancer Pharmacy Network è quello di promuovere corsi di Alta Specializzazione sul supporto integrato al paziente oncologico e offrire percorsi di affiancamento individuali personalizzati per le singole farmacie che decidono di impegnarsi sul territorio.

Continua la Direttrice Scientifica Chiara Boschieri –“ Penso che gestire una esenzione 48 dando ascolto e supporto su come contrastare e prevenire fastidi delle terapie dovrebbe far parte del percorso formativo di ogni farmacista o operatore della salute. Per rendere ancora più democratico ciò abbiamo creato una collaborazione con SAPE per facilitare i farmacisti titolari ad ottenere fondi per la formazione finanziata.

La presentazione della pratica è gratuita e abbiamo casi in cui sia la formazione per 4 dipendenti sia ore di affiancamento in farmacia sono stati erogati. Per partecipare e avere informazioni basta scrivere info@farmaciaoncologica.it o contattare il numero +39 0510216085” 

Dott.ssa Chiara Boschieri
AD Martha Health Care
Direttore Scientifico Cancer Pharmacy Network