Farmacista titolare svela la TRUFFA delle ristrutturazioni di Farmacie

di Wanda Viggiani – Titolare farmacia Tor Millina Roma

 

 

Quando decisi di rinnovare la mia Farmacia, la voce iniziò a spargersi rapidamente.

Amici, parenti e numerose aziende si fecero avanti. Avrei voluto approfondire per meglio valutare ogni aspetto ma…

 

“Ti aiuto io, avrei voluto fare l’architetto…” disse mio cugino.

“No ti prego, devi chiamare assolutamente loro!” l’invito arrivò da alcuni miei illustri colleghi.

“Fai attenzione a quelli, mi hanno detto che …” commentavano agenti ed arredatori.

 

Ognuno voleva dire la sua…

“Quella società cambia spesso ragione sociale, sarà probabilmente una truffa”;

“La ditta Y è poco rifinita e propone sempre le stesse cose”;

“L’azienda Z dicono sia la più cara”;

“L’arredatore A non lo conosco ma, essendo di zona, forse costa meno”;

“La falegnameria B arreda farmacie da anni… a me sembrano tutte uguali!”;

“Uno studio di comunicazione voleva rifilarmi arredi di metallo ma non possiamo di certo proporci come un discount!!!”.

 

E che fai, non li ascolti ?!? 

Io l’ho fatto! … ma ho commesso gravi errori. 

 

Mi chiamo Wanda Viggiani, sono titolare della farmacia Tor Millina di Roma ed oggi ho la MIA OPINIONE sulle ristrutturazioni di Farmacie.

Se continuerai a leggere questo articolo PROBABILMENTE eviterai di commettere alcuni gravi sbagli, in un momento davvero cruciale per lo sviluppo della tua azienda.

 

I 4 gravi ERRORI da evitare PRIMA 

di ristrutturare la Farmacia

 

1.Delegare al COMMERCIALISTA decisioni strategiche che invece spettano all’imprenditore

L’imprenditore sei TU! 

Nessuno conosce meglio di te il tuo business e la tua clientela. 

Sei TU che ottieni beneficio dai buoni investimenti e sempre TU che ne paghi le conseguenze ove risultassero sbagliati, non il tuo commercialista. Il commercialista NON E’ un imprenditore e non potrà mai sostituirsi a te in questo ruolo.

Il miei consigli? 

  1. Impara (ed in fretta) a leggere un bilancio in modo da sapere esattamente QUALI dati finanziari dover richiedere ad un ANALISTA (prima del  commercialista) e con quei dati elabora una strategia;
  2. Impara autonomamente a ricercare informazioni su detrazioni e vantaggi fiscali sfruttare appieno queste opportunità, guadagnando vantaggio competitivo sulla concorrenza.

Ovviamente non si può pretendere di imparare a farlo da un giorno all’altro e, purtroppo, nessuno ti insegna a leggere un bilancio in ottica utile all’imprenditoria. Non lo fa la scuola, il master universitario blasonato e nemmeno il commercialista medio che NON FORNISCE le informazioni che ti servono davvero per far crescere la tua farmacia e avere più successo possibile.

Noi vorremmo conoscere il modo migliore per investire il nostro denaro ottimizzando al massimo le spese MA il commercialista (salvo rari casi) vuole fare semplicemente quello per cui lo paghi (calcolo delle imposte), senza rogne e rischi.

Non è il commercialista la figura a cui rivolgersi per sapere QUANTO INVESTIRE in una ristrutturazione.

La maggior parte dei commercialisti si limitano a guardare il bilancio degli anni passati, ponendo forti limiti ad ogni tipo di investimento. 

Non conoscono la nostra realtà nello specifico, non partecipano ai nostri progetti di sviluppo, non analizzano il nostro mercato con l’obiettivo di cogliere nuove opportunità. 

I commercialisti, nella maggioranza dei casi, non hanno le informazioni necessarie a costruire un PIANO DI INVESTIMENTI PERSONALIZZATO, come lo vorresti tu (e come è necessario che sia)!

Generalmente vedono nella ristrutturazione dei locali della Farmacia un “costo” e NON un “investimento strategico da cui dipende il futuro e la sostenibilità della tua attività”

Da un commercialista mi aspetterei suggerimenti quali:

  • La cassa (privata) del Farmacista deve essere separata nettamente da quella della Farmacia e quest’ultima sorvegliata al centesimo da un “tutore finanziario”;
  • Non fare nero, perché altrimenti i conti non tornano mai e devi opacizzare i bilanci di continuo, esponendoti a rischi enormi in fase di controllo;
  • Affidati ad un analista finanziario A PREVENTIVO e dagli un budget fiscale.

Perché alla fine, con un bravo analista che lavora PRIMA del commercialista, in Italia si pagano il 28-30% di tasse in maniera onesta, l’azienda cresce in modo sano e tu puoi dormire la notte.

 

2.Scegliere l’AUTOMAZIONE come primo investimento 

In molti mi avevano suggerito d’investire nella automazione della Farmacia MA io mi sono chiesta: PERCHÉ DOVREI FARLO?

Ok le detrazioni fiscali, MA non ero realmente convinta dell’utilità di ANTICIPARE DENARO in questo modo. 

Alcune aziende di automazione mi hanno proposto di far rientrare i costi di manutenzione annuale nei costi del macchinario (detraibili quest’anno al 270%). Ma questa è TRUFFA.

Alcune aziende che propongono Robot ed Arredamenti assieme, mi hanno anche proposto di far rientrare questi ultimi nei costi del macchinario. Anche questa è una TRUFFA.

Non sono una truffatrice e non voglio avere a che fare con furbetti e truffatori.

Se la priorità per la mia azienda oggi è di investire per aumentare il valore percepito dell’offerta l’automazione oggi non è una priorità:

  • Un MAGAZZINO automatico non cambia la percezione dei clienti in Farmacia;
  • Un robot non incide sullo sviluppo delle vendite.

Mi sono confrontata con tanti colleghi e nessuno mi ha potuto dimostrare il contrario.

Chi acquista l’automazione generalmente lo fa per i vantaggi fiscali da anni riservati all’acquisto di questi beni MA NON VALUTA I COSTI FISSI che da quel momento verranno ulteriormente caricati sull’azienda senza un proporzionale incremento delle vendite.

 

3.Non prendere in considerazione il ROI (ritorno dell’investimento)

I farmacisti generalmente rinnovano la Farmacia con 3 obiettivi:

  1. Aumentare l’esposizione per vendere di più;
  2. Adeguare gli spazi perché non ne possono più di stare in un ambiente disordinato e disorganizzato;
  3. Migliorare la comunicazione.

Nulla di sbagliato, ma nella mia azienda oggi abbiamo imparato a guardare i numeri in modo autonomo.

Solo così riusciamo a capire che tipo di investimenti possiamo permetterci senza rischiare di bruciare tutta la cassa che in questo momento ci sta tenendo in vita.

 

4.Scegliere il giusto partner per l’arredamento, il design e la ristrutturazione

Pochissime aziende che si occupano di ristrutturazioni di Farmacie hanno l’esperienza, l’affidabilità e la capacità di progettare e realizzare Farmacie con l’obiettivo di alzare il valore percepito dell’offerta. 

Sono generalmente “arredatori”, nel senso più negativo del termine, perché concentrati a vendere scaffali, banchi e gondole senza considerare che il design in Farmacia comunica chi siamo ed è strumento necessario per alzare il valore percepito della nostra proposta.

La responsabilità forse è anche di noi titolari che, specialmente in questi ultimi anni, abbiamo cercato il risparmio ad ogni costo senza chiederci: risparmiando sul design come saremo percepiti dai nostri clienti?

Poche aziende inoltre conoscono i requisiti ambientali, la normativa e le caratteristiche per realizzare i servizi in Farmacia che funzionano davvero.

 

Penso che la Farmacia oggi debba realizzare i servizi in Farmacia per uscire dalla guerra dei prezzi e riprendere il controllo del proprio business.

Riposizionandosi come CENTRO SALUTE e facendo rete con il territorio possiamo fare davvero la differenza in termini di vendite e di marginalità ma bisogna trasformarsi, realizzando un nuovo format che dia spazio all’informazione, all’educazione, alle consulenze ed alla diagnostica.

Un luogo “diverso”, da vivere e frequentare nel comfort e nel pieno rispetto della privacy.

Per questo ritengo che l’arredamento, il giusto design e la giusta illuminazione siano ancora oggi ingredienti essenziali per raggiungere questi obiettivi.

Vuoi sapere di più? Segui il link e guarda il video del servizio andato in onda su RAI 2 sui servizi in Farmacia:

Qui => http://bit.ly/Rai2-FarmaciaCentroSaluteTormillina

 

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