Dicembre sta finendo e un anno se ne va,

gennaio sta arrivando… che cosa portera’?

 

E’ fine anno, in qualunque punto tua sia, nella vita personale così come in quella professionale,  esso è comunque il risultato delle scelte che hai fatto negli ultimi 12 mesi. Al di là dei cambiamenti ambientali, legislativi, di categoria, che si sono verificati nel corso dell’anno come ostacoli, problemi, criticità,  è sempre la tua scelta, la tua reazione agli eventi che ha determinato e determina il tuo procedere in salita, il tuo stazionare oppure il tuo precipitare. Non ci sono alibi, scuse, giustificazioni che reggano, la verità è una sola: ciò che vivi è il riflesso di te stesso.

La tua famiglia, la persona che ti è accanto, la tua professione, i tuoi amici, la tua casa, la tua macchina, il tuo corpo sono un tuo riflesso. Osservando ciò che produci, ciò che ti circonda, puoi vedere chi sei. A fine anno è utile procedere con un bilancio consuntivo ed uno propositivo in maniera chiara, onesta, funzionale.

Per questa ragione ti propongo di trovare un po’ di tempo per te, in solitudine, di ritirarti in te stesso nel posto che più preferisci per rispondere ad alcune domande che ti daranno la possibilità di autocentrarti per valutare l’anno che sta andando via e per progettare l’anno che verrà.

Fare questo esercizio attiverà quella parte della consapevolezza che ci rende unicamente e veramente umani: essere gli architetti della nostra vita attraverso i pensieri, le emozioni e le azioni.

Sia che tu lo sappia o meno, sia che tu eserciti questo potere in modo più o meno esteso, tu giochi un ruolo di architetto nella tua vita, infatti crei ciò che sei.

Io sarò la tua guida in questo piccolo viaggio consuntivo, dell’anno che sta finendo, e propositivo per l’anno che verrà, ti guiderò attraverso delle domande a cui ti invito a rispondere con piena sincerità.

 

Valuta il 2016:

  • Quali sono stati i tuoi successi?
  • Qual è stata la decisione più intelligente?
  • Qual è stata la lezione più grande che hai imparato?
  • Chi sono le tre persone che hanno avuto il più grande impatto nella tua vita e perché?
  • Qual è stata la sorpresa più grande?
  • Cosa non ha funzionato in te?
  • Qual è il progetto che non hai realizzato?
  • Cosa ti rende più felice avere realizzato?
  • Qual è stato il rischio più grande che ti sei assunto?
  • In che modo hai contribuito alla felicità degli altri?
  • Di cosa puoi essere grato ed a chi vorresti/dovresti dire grazie?
  • Quale unica parola riassume al meglio e descrive come hai vissuto?
  • Che altro vuoi o hai bisogno di dire o fare per completarlo?

 

Ora che hai  sintetizzato con le domande giuste il tuo 2016 proviamo a creare proponimenti potenzianti che ti mettano in grado di avanzare nel migliore dei modi, nella tua vita, nell’anno che verrà senza rischiare di creare obiettivi malformati, approssimativi, inadeguati e persino tossici.

Fare proponimenti è una cosa, metterli in pratica in modo tale da eseguire quanto hai deciso e viverlo concretamente è tutt’altra cosa. C’è un vero e proprio salto tra sapere e fare.

Sapere cosa fare, addirittura sapere come farlo, ed avere la motivazione e determinazione a farlo: tutto questo è sapere. Il modo in cui poi traduci praticamente il sapere, con azioni congrue alla decisione presa, è il fare. Il salto dal sapere al fare è quello che ti consente di diventare l’ architetto del tuo futuro, della qualità e della direzione che stabilisci per la tua vita. Se non lo fai, lasci tutto ciò in mani alla fortuna o peggio a qualcun altro che determina la tua vita, la tua direzione e persino i tuoi obiettivi.

 

Sarà questo l’anno in cui sarai l’architetto consapevole della tua auto-realizzazione?

 

Ti piacerebbe averlo come obiettivo per quest’anno? Attiva le due dinamiche che ti renderanno pienamente concreto: consapevolezza e  azione.

La consapevolezza è ciò che ti permette di innalzarti al livello delle tue sfide, dei tuoi obiettivi, L’azione è ciò che rende la vita piena di significato e ciò che traduce il sogno in un obiettivo raggiunto.

 

Ora crea il nuovo anno attraverso queste domande:

  • Quale vorresti che sia il tuo trionfo più grande nel 2017?
  • Cosa vuoi sperimentare?
  • Qual è l’impegno più grande che stai pianificando per sperimentare quello che desideri?
  • Che cosa non vedi l’ora di imparare?
  • Quale pensi sarà il rischio più grande per te?
  • Riguardo il tuo lavoro, quale aspetto ti impegni a cambiare e migliorare?
  • Qual è quel tuo talento, ancora non pienamente sviluppato, che vuoi ampliare?
  • Che cosa ti dà più gioia e che cosa farai per averne ancora di più?
  • Quale  parola ti piacerebbe che definisse il tuo 2017?
  • Quale sarà il tuo simbolo per il nuovo anno?
  • Cosa vuoi che funzioni meglio in te e nella tua vita?
  • In che modo contribuirai alla felicità degli altri?

 

Ti suggerisco alcune scelte che ti aiuteranno a plasmare la tua carriera e la tua vita per il tuo meglio.

Certamente ci sono molte altre scelte possibili, ma quelle che seguono avranno sicuramente un profondo impatto sulla tua capacità di dare forma alla tua vita, oppure di farti plasmare dalla vita stessa.

  1. La scelta di crescere.

Crescere non è mai automatico. Per farlo devi scegliere di rimanere aperto agli insegnamenti e di lavorare duramente su te stesso. Quando scegli di non crescere, allora smetti di essere una persona interessante e diventi arrogante.

  1. La scelta di donare.

Fai dono agli altri del tuo tempo, delle tue capacità e delle tue risorse. Il mondo ha bisogno di più persone capaci di donare, quando ti concentri di più su ciò che gli altri vogliono, o di cui hanno bisogno, allora vedrai realizzarsi molti dei tuoi desideri e bisogni. Quando scegli solo di accumulare ciò che hai invece di farne dono agli altri, allora diventi il centro del tuo universo solitario.

  1. La scelta di ascoltare.

Uno dei modi migliori per entrare in contatto con gli altri è ascoltarli. Sposta il tuo focus, dalla tua persona all’altra persona. Questo farà in modo che gli altri si sentano attratti da te perché sei in grado di dar loro importanza. Quando scegli di parlare e basta, raramente riesci a costruire relazioni forti e sostenibili. Diventi un ostacolo e le persone finiscono per evitarti.

  1. La scelta di fare la differenza.

Anche il saper fare la differenza aggiungendo valore agli altri è una scelta. Saper dare facendo la differenza ti porta ad un ulteriore livello perché ti permette di lasciare il mondo migliore di come lo hai trovato. Questo va oltre la tua capacità di camminare lungo una linea sottile: porta ad essere tu stesso quello in grado di condurre gli altri a percorrere quella stessa linea con te. Contrariamente invece, quando scegli di vivere in un mondo egoista, concentrato solo sui tuoi problemi, non aggiungerai nessun valore.

  1. La scelta di fare ciò che è giusto.

Fare ciò che è giusto invece di ciò che è più semplice, più economico, più ben visto o conveniente, non è sempre piacevole. Tuttavia, quando lo facciamo, fortifichiamo il nostro carattere e manteniamo il rispetto per noi stessi. Fare ciò che è giusto ti aiuta a creare pace interiore e rende le tue decisioni più facili da prendere dal momento che tu hai già deciso ciò che rappresentano per te. Scegliere la cosa più semplice ti rende una persona inaffidabile che un giorno si troverà sola, senza averi buoni risultati

Io ti auguro di scegliere, per l’anno che verrà il “bellessere” ed il  “miglioressere” .

Ti auguro, inoltre,  di scegliere una vita contributiva, una vita in cui facendo il bene per sé si realizza anche il bene per gli altri e facendo il bene per gli altri si realizza il bene per sé. Il mondo ha bisogno di persone che agiscano in modo autenticamente contributivo, ha bisogno che si abbandoni l’approccio centrato sull’idea che per realizzare il bene personale sia necessario frodare gli altri. Non può e non deve essere così.

Un vecchio saggio disse: “ Se accendi una lanterna per un altro anche la tua strada ne sarà illuminata”. Fai che il nuovo anno sia ricco di azioni contributive ed otterrai più di quanto puoi ora immaginare!

di Maria Palmieri
© Riproduzione riservata

 

 

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